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Le Ripercussioni del touch

sulla societÀ

I cambiamenti portati da queste nuove tecnologie sono stati così radicali che si è arrivati a dare il nome alle generazioni in base alla tecnologia a cui sono socializzati per primi, quella interessata dal touch è denominata "nativi digitali", mentre la generazione precedente fu la "net generation".

Questo porta a chiedersi se lo schema cognitivo delle persone cambi con l’avvento di questa nuova tecnologia inserita nella vita di ogni giorno; in questo campo sono stati fatti innumerevoli studi, sia su adulti che bambini.

 

La rivoluzione digitale degli ultimi anni si è ripercossa sugli scenari educativi e formativi, costringendo genitori, educatori e insegnanti a interrogarsi in merito al loro ruolo rispetto a questi nuovi fenomeni.

Smartphone, tablet, notebook, infatti, sono ormai una presenza diffusa non solo nella vita degli adulti e dei giovani ma anche in quella dei bambini molto piccoli.

Gli argomenti che depongono a favore dell'utilizzo dei Dispositivi Multimediali dipendono spesso dalla qualità delle esperienze che i bambini fanno con le tecnologie digitali e i valori di tali esperienze per il loro sviluppo fisico, cognitivo e socio-emotivo. È doveroso, soprattutto per capire a cosa vanno incontro le nuove generazione, studiare questi fenomeni dal punto di vista pedagogico.

I dispositivi Touch portatili hanno sicuramente avuto più diffusione tra i bambini perché non sono necessarie complesse competenze di base per utilizzarli, al contrario invece del computer;

tramite lo schermo tattile si ripristina, nel rapporto con la tecnologia, quella corporeità di cui i bambini hanno bisogno per rapportarsi con il mondo che li circonda e questo fa si che possano interagire con queste tecnologie molto prima rispetto al passato.

 

Altri studi hanno trattato di come le nuove tecnologie touch possano influire sull'istruzione dei bambini. Dato che lo schermo tattile è molto più intuitivo, facile da usare e più vicino al modo di pensare dei bambini che imparano sperimentando personalmente, si è cercato di capire se l'istruzione con l'utilizzo o l'ausilio della tecnologia sia un’alternativa valida all'istruzione normale.

Hanno riscontrato che per i bambini piccoli che fanno uso di dispositivi multimediali con touch screen la coordinazione occhio-mano migliora, bisogna però tenere conto che in un’età molto delicata che va dai 0 ai 4 anni non basta fare uso di applicazioni specifiche per i bambini. Per la loro socializzazione ed educazione hanno bisogno anche di fare movimento e giocare con oggetti solidi in modo che imparino a gestire la loro fisicità e a rapportarsi con gli altri coetanei, il prezzo da pagare, se questa socializzazione non viene effettuata, è per l'intera vita del soggetto,

in quanto se entro i 4 anni il bambino non è socializzato a dovere, il divario con gli altri bambini crescerà sempre di più, rendendo il soggetto tra le altre cose poco desiderabile socialmente.

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Dal rapporto generale emerge un quadro positivo rispetto all'uso dei dispositivi Touch dal punto di vista dello sviluppo sensoriale e cognitivo, tuttavia ci sono molti pericoli derivanti dall'uso eccessivo e smodato dei dispositivi Touch. Bisogna precisare che comunque i problemi di salute che possono svilupparsi in un individuo non sono legati alla tecnologia di per se stessa, bensì al suo abuso.

Infatti, d’altra parte sarebbe anche inutile, nonché dannoso, vietare del tutto l'uso della tecnologia ai bambini e i più giovani per risolvere i problemi di salute, poiché non svilupperebbero le skill necessarie per vivere nella società odierna.

 

Gli studiosi hanno rilevato che l'uso eccessivo dei dispositivi multimediali potrebbe interferire con lo sviluppo cognitivo dei bambini, infatti i bambini necessitano di un’esperienza diretta e concreta con gli oggetti e gli strumenti in modo da affinare il pensiero e le capacità di risolvere i problemi.

Gli infanti hanno soprattutto bisogno direttamente dei genitori e di relazionarsi con loro, infatti fino ai 3 anni possono apprendere nuove parole solo in presenza di un’altra persona che fornisca informazioni verbali e interagisca con loro. Inoltre la maggior parte delle app, anche se segnalate come educative, non sono fatte per l’interazione duale (bambino-genitore).

Gli smartphone, tablet e le app designate apposta per la didattica potrebbero essere un ausilio per rafforzare ciò che si è imparato a scuola ma sarebbe efficace solo tenendo in considerazione una fascia d’età più alta, come quella prescolare o scolare.

 

L'uso eccessivo dei Touch Screen e più in generale di dispositivi elettronici è correlato anche con scarsi risultati in matematica e difficoltà a relazionarsi con gli altri, problemi comportamentali, ed il malessere in giovane età si può tradurre in depressione e comportamenti aggressivi da adulti.

Alcuni studi mostrano come ci sia una relazione tra uso eccessivo e prolungato per diverse ore al giorno dei dispositivi e dolori posturali. L'uso di smartphone, tablet, pc ha anche influenza sul sonno, questo è dovuto dalla luce chiara degli schermi, touch o meno, a cui gli occhi vengono sottoposti a distanze a volte troppo ravvicinate per troppe ore, anche le radiazioni elettromagnetiche possono avare effetti negativi e la consultazione o l’interazione con contenuti stimolanti incrementa la stimolazione psicofisiologica e non aiuta ad addormentarsi.

 

Insomma l'uso eccessivo dei dispositivi multimediali comporta poche relazioni verbali e non verbali tra genitore e bambino, in questo scenario l'uso di questi da parte dei genitori distrae dalle interazioni e dal gioco con i bambini e su questi ultimi può avere effetti negativi sul loro sviluppo cognitivo, le capacità motorie, di socializzazione e sulla concentrazione.

Purtroppo molti pediatri ancora non si interessano molto di questi cambiamenti tecnologici e della società, e conferiscono poco peso all’abuso degli apparecchi da parte dei bambini, e pochi adulti lo avvertono come un problema, e anzi usano gli smartphone e tablet per intrattenere e distrarre il bambino.

 

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Accanto a questa generazione di nativi digitali, che nella nostra società assumono il

ruolo di gruppi sociali pertinenti in riferimento all’utilizzo del Touch, si contrappone

quella sezione di società che riguarda le persone non più giovanissime che hanno vissuto gran parte della loro vita dove il ruolo della moderna tecnologia era pressappoco marginale.

Queste generazioni precedenti hanno un rapporto ben diverso con tutto quello che riguarda la tecnologia Touch, trovano l’interattività di queste tecnologie tutt’altro che immediata e anzi assumono uno sguardo ostile nei confronti della tecnologia touch.

 

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Come per gran parte delle innovazioni anche quella del Touch Screen, come si è potuto capire, ha portato con sé molte controversie, e la società ha accolto senza regolamentare in modo opportuno l’utilizzo di questa innovazione, anche qui siamo difronte ad un esempio di ritardo culturale per quanto riguarda le norme sociali pertinenti alla tecnologia Touch.

La speranza è che in futuro si possa arrivare a insegnare alle nuove generazioni a fare un uso corretto della tecnologia senza demolirla e allontanarla in toto o immergersi completamente in essa.

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